L’insegnamento del canto nei bambini: L’importanza della qualità della relazione
Uno degli elementi pedagogici più importanti approcciandosi ai bambini è la capacità di instaurare una relazione di fiducia che utilizzi un codice comunicativo efficace a prescindere dalla disciplina che vogliamo insegnare. Ogni individuo è unico e richiede una didattica personalizzata, ecco perché il compito non risulta affatto semplice! Non si tratta di una mera e passiva trasmissione di conoscenza; la sfida sta nel comprendere la sua unicità, cercando di far emergere e di coltivare la passione insita in lui creando un legame empatico che gli permetta di esprimersi in un contesto nel quale sentirsi libero, compreso e accolto.
Il ruolo del corpo e della voce
Una volta stabilito questo canale comunicativo, il corpo rappresenta il primo grande elemento sul quale lavorare nella costruzione della competenza musicale: veicolo primo di conduzione della pulsazione ritmica, il corpo ha il grande ruolo e pregio di tradurre fisicamente lo stimolo sonoro. In una società che obbliga i bambini prevalentemente alla staticità, lavorare sulla coordinazione motoria, non solo è fonte di benessere psicologico per la libertà che ne deriva, ma consente di aumentare il livello di propriocezione, capace di liberare il corpo e aprirlo al modo esterno; non è altresì da trascurare il fatto che lo strumento voce si trovi proprio all’interno del corpo e che una inibizione e blocco nella gestione dello stesso, sarà direttamente correlata ad una vincolata e più forzata emissione sonora.
L’ascolto
Il secondo pilastro sul quale lavorare è l’ASCOLTO; non facciamo esclusivamente riferimento all’ascolto di suoni, dunque note alle quali diamo un nome lavorando sull’ear training, ma ad un concetto di ascolto più ampio: ascolto dell’altro, auto ascolto, cercando di allontanarsi dal sentire al quale siamo sempre più abituati, veloce, superficiale e passivo. Ascoltare significa comprendere, concentrarsi e dunque riuscire ad analizzare criticamente. Certamente, il livello di approfondimento cambia in base all’età ma anche attraverso il gioco è possibile stimolare questa modalità di apprendimento che strutturerà la loro crescita artistica.
In conclusione, ascolto attivo e corporeità sono dunque i due elementi dai quali iniziare questo fantastico viaggio alla scoperta del magico strumento voce e delle enormi possibilità espressive che può fornirci. La musica è arte e scienza dei suoni, quindi culto della bellezza e conoscenza ma prima di tutto, è un lavoro su noi stessi e sulla comprensione di quelle che sono le nostre possibilità, troppo spesso ignorate.